Studio di Architettura e Restauro, Architetto Stefano Campagna
Negli ultimi anni l’attività dello studio si è concentrata quasi esclusivamente nel settore del Riuso, Recupero e Restauro Conservativo di Edifici e manufatti sottoposti a Tutela dal Ministero dei Beni Culturali e comunque con particolari valenze storico artistiche, collaborando spesso anche con enti e amministrazioni pubbliche locali. Questo avviene curando direttamente oltre alle fasi preliminari ed esecutive dell'appalto edilizio e la direzione dei lavori, anche mediante la gestione e partecipazione diretta alle fasi di indagini scientifiche propedeutiche al restauro e alla ricerca archivistica e storica, e successiva pubblicazione di saggi tematici.
La Carta del Restauro del 1972 all'art.4 recita "...s'intende per restauro qualsiasi intervento volto a mantenere in efficienza, a facilitare la lettura e a trasmettere integralmente al futuro le opere"; pertanto uno degli obiettivi del restauro è quello di far leggere, se possibile, l'opera nelle diverse forme e redazioni in cui ci è pervenuta e in tutta la sua complessità, per comprendere ogni valore di cui è portatrice.
Accanto quindi alla conservazione, l'obiettivo diventa quello di restituire la natura dell'oggetto del restauro, le sue fasi storiche, mostrandone le stratificazioni e le trasformazioni; oppure reintegrando le lacune che hanno interrotto la continuità di volumi, superfici o partiture architettoniche; o ancora restituendo senso e riconoscibilità a frammenti o parti antiche le quali, altrimenti, continuerebbero a restare come semplici relitti, scoordinati, inaccessibili e, a volte incomprensibili, come accade per diversi siti archeologici; o infine rimuovendo le aggiunte incongrue con il testo, le superfetazioni casuali e degradanti.
Il contenitore storico deve essere riutilizzato e integrato nel circuito vitale urbano o territoriale, ma senza mutilare o rinnegare il rapporto di significati e forme con le sue matrici storiche consolidate; l'intervento deve essere abilmente calibrato in modo tale da modificare senza stravolgere.
Deve essere mirato non necessariamente alla costruzione o sostituzione di volumetrie, ma deve essere capace di lavorare al loro interno e negli spazi interstiziali per supplire o modificarne le connessioni, garantendo sempre la leggibilità dell'intervento, così da permettere di accogliere le nuove e contemporanee funzionalità.
Credo fortemente che l’ottica dell’architetto conservatore, pur centrata sugli aspetti legati alle problematiche della realtà edilizia, debba essere estremamente elastica e ampia e tale da saper cogliere gli stimoli forniti dal contesto storico culturale e territoriale nel quale è nato e si è sviluppato l’evento edilizio, perché qualsiasi tipo di manufatto va sempre interpretato come il prodotto e la conseguenza del quadro socio culturale, delle abilità artigianali locali e della conoscenza dei materiali e delle risorse naturali del territorio nelle quali si è sviluppato.
Ecco delineato lo sforzo progettuale che credo necessario per conservare e rivitalizzare i beni del territorio, che non consiste solamente nell'eseguire in maniera appropriata un buon restauro edilizio, ma nel progettare e dare consistenza anche a una sorta di percorso virtuoso che deve portare un contenitore, temporaneamente privato della sua dignità originaria, a rientrare a pieno titolo nelle funzionalità vitali di una comunità e a fungere da elemento catalizzatore di interessi culturali e turistici.
Tutto questo innanzitutto perchè un bene storico e/o paesaggistico è un patrimonio di valori positivi, e la sensibilità ai valori dei beni culturali è qualcosa che va allenato e con l'allenamento cresce e si evolve, anche grazie all'aumento delle curiosità sempre crescenti che alimenta la conoscenza.
E soprattutto, al di là di tutte le raccomandazioni, normative, le ragioni economiche, i beni storici e culturali sono come i gioielli buoni di casa e sono parte di noi e in loro ci possiamo riconoscere, e la cura del paesaggio e del territorio in cui viviamo è anche garanzia di un migliore equilibrio e sostenibilità di vita.